19 dicembre 2013

IRIDESCENZE



Iridescenze

 Serie di lavori presentati alla galleria OFFBRERA il 24 ottobre in occasione della bipersonale Iridescenze-Giuseppe De Siati//Zip-Giulio Pace.


"...due distinte mostre personali, indipendenti sul piano dei processi linguistico visivi, per le soluzioni cromatiche e formali, nonché tematiche. Ciò che unisce i due artisti in un’unica occasione espositiva, è il concetto di analisi, dove si intende la specifica attenzione che Giuseppe De Siati e Giulio Pace conducono nella definizione del proprio lavoro. La comunicazione visiva appare scientifica, dettata da quel rigore utile alla riduzione dell’area tematica, ed in grado di raggiungere una nitida concentrazione sul soggetto e sulla sua affermazione.
Una nuova occasione espositiva per osservare due distinti talenti espressivi in grado di raggiungere una significativa qualità all’immagine." (dal comunicato stampa).

"Pacemaker". Giuseppe De Siati. 2013
Il divenire della vita è la luminescenza di una stella:
dove si origina l'inizio e termina l'arco di un'esistenza è un tempo ignoto.
Per altre vie è possibile ammirare il fiorire della vita stessa, il suo divenire,
il principio nel non finito in 3 colori:
all'altezza del cuore sedimento il blu, rosso e giallo, colori originari del visibile,
una goccia d'acqua prismatica attraversandoli origina un arcobaleno, segna il tempo,
ricordando che:
ciò ch'è fuori
risuona costantemente in ognuno di noi.
 Giuseppe De Siati

APPUNTI

Questa mattina, 19 dicembre 2013, mi sono ritrovato tra vecchi appunti che quì riporto.
"Io sono nuvola" Giuseppe De Siati. Acquerello su tela. 2012

Come un filo nella crune di un ago!
Voglio far fiorire il colore,
fare e costruire moduli che s'intersecano come gli alberi che
crescono in-seguendo la luce,
poiché credo che il piacere della vita sta in un momento proteso a fruttificare in un ciclo continuo.
Il colore è terra,
è peso, passa oltre solo quando si frantuma, mi da piacere quando si frantuma.
Forse la vita, volgendo al termine, si apre come un fiore.
Sono attaccato ai pesi che la vita mi offre e non mi sento come un albero di fico che dà direttamente il suo frutto, senza il piacere di vedere un fiore, per cui
godo di un momento, cosciente che sarà solo un momento.

20 novembre 2012 19:22
Giuseppe De Siati

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