Milano, all'altezza degli occhi, mappa di luoghi cosmici dell'area urbana di Milano.
Nei mesi della chiusura della pandemia ho esteso lo studio verso gli spazi aperti e dei pieni e dei vuoti di Milano, articolando uno scenario in progressione attraverso la definizione di un luogo poetico articolato in punti georeferenziati dello spazio urbano, accanto ad una serie di lavori più tradizionali.
Il paesaggio è cosmico, laddove il sole, i fiori come i nostri occhi seguono il sole, la luce delle stelle. Parto da un dato reale del paesaggio fisico, da un aspetto della realtà locale, localizzo, seguo emozioni, dati reali, informazioni ...
... un invito a fare esperienza del luogo e del suo genio, dello spirito che lo abita attraverso l'opera e attraverso l'esperienza diretta sul campo, visitando i luoghi del territorio...
Alla ricerca dello straordinario, pur di vivere,
di un segno di luce che mi chiama a vivere.
Flipper, in allestimento.
set per creare immagini: piombini, giocatore e fotografia.
Le immagini nascono dalla rimodulazione dei pallini
e le foto relative rappresentano lo spirito cosmico.
Il lavoro si compone di un set minimo di tre parti: i pallini di piombo calibro 12 con con cui disegnare e fotografare; le immagini che nascono dalla rimodulazione delle sfere ed un pallino passato tra le mani degli osservatori.
Metafora geometrica dello spirito cosmico, rappresentato come principio incorporeo, Cosmo è un sistema di immagini speculari in cui lo spettatore è invitato a cogliere la più piccola parte dell'insieme. Ogni immagine esiste in relazione all'altra e ognuna di essa si basa sul rapporto tra pieno e vuoto e sul cambiamento di forma e senso dato di volta in volta. Esiste una relazione diagonale tra le parti, grazie all'osservatore che costruisce un ordine di senso; la diagonale delinea e congiunge due vertici opposti: la materia rappresentata dal piombo e il piccolo spazio vuoto al centro, tra un punto e l'altro delle singole parti, tra l'immagine matrice e l'immagine rappresentata. Mentre un osservatore trattiene nella mano una delle piccole sfere, la porta con sè sino a passarla ad un altro fruitore.
Il piombo è strettamente legato al suo peso specifico utilizzato per la sua pesantezza, eppure preso in piccolissime quantità diventa così leggero da poter dar peso all'immaginazione.
Il lavoro si basa sulla trasformazione
della forma in disegni spontanei, come quelli che si fanno sulla sabbia, segni
dell'energia, energia espressiva umana, attraverso la rimodulazione dei pallini
e delle immagini che è possibile ricreare continuamente.
Spirito cosmico: è il Prana È’ energia fisica, mentale, intellettuale, sessuale, spirituale e
cosmica, é l’energia nascosta o potenziale esistente in tutti gli esseri, che
si libera in pieno nei momenti di pericolo.
È il primo motore di tutte le attività. È l’energia che crea,
protegge e distrugge. Vigore, potenza, vitalità, vita e spirito sono tutte
forme di Prana. Il Prana è il principio della vita e
della coscienza.
Ci
si puo’ chiedere perche’ il termine Prana invece di
Energia.
Per
gli occidentali il termine energia esprime un concetto meno vasto e troppo
materialistico rispetto al pensiero degli orientali.
Per
gli yogi il prana e’ presente nell’ aria, nonostante cio’ esso non e’ ne’ ossigeno, ne’
azoto, ne’ alcun altro componente chimico presente nell’ atmosfera; il prana esiste nel cibo, nell’ acqua, nella luce del sole, e’ immateriale ma
presente in ogni manifestazione divina.
Gli yogi sostengono che
il prana puo’ essere immagazzinato e accumulato nel
sistema nervoso, che attraverso la pratica dello yoga e’ possibile
dirigere a volonta’ questa corrente di prana mediante il
pensiero, perche’ anch’esso e’prana.
In
sostanza questo concetto corrisponde a quello della fisica nucleare, che
considera qualsiasi materia come energia “arrangiata” in maniera diversa. Il
magnetismo, l’elettricita’ e la forza di gravita’ sono manifestazioni
diverse di energia.”21
Jung racconta di aver studiato che un gruppo di primitivi iniziava
la propria giornata respirando nel palmo delle mani e offrendo il respiro al
Sole nascente. Quando Jung li interrogò, facendo loro gentilmente rilevare che
quella, per lui, era solo una superstizione, gli uomini della tribù risero
della sua incapacità di comprendere l’elementare “dovere” di offrire il primo
respiro alla fonte d’energia che mantiene in vita il mondo.
—————————-
21 Rama, Ballantine R., Ajaya, op. cit.,
Invito a sentirsi e a fare dello spazio un luogo immaginifico, attraverso il sentire soggettivo, stimolato dalle essenze macerate che originano un profumo ambientale e grazie al tentativo degli osservatori di sognare.
in foto: Samuele Menin e Saggio presso Vir Viafarini in Residence
Il progetto si costruisce su due opere che contribuiscono a definire un'ambiente specifico, introspettivo:
Numero di cellulare, setaccio, foglia rame con pennello e formula magica, eventuale "curatore" che presiede e conduce il rito dei partecipanti.
Il contatto telefonico è un numero dedicato all'opera, accompagnato dalle relative indicazioni per poter lasciare il proprio vocale whatsapp raccontando il proprio sogno.
Il diritto di sognare è la registrazione e archiviazione dei sogni dei passanti attraverso un rito in un luogo estetico nel tentativo di attivazione di un flusso di coscienza positivo. L'archivio dei sogni, in futuro, sarà utilizzato per stratificare i messaggi vocali in un rumore bianco.
Ogni individuo ha diritto di sognare. Ogni sogno narrato rivela una visione del mondo. Donazione che i partecipanti ritualizzano nel gesto del setacciare la foglia in rame che trattiene la luce e nella ripetizione delle parole: Se credi e regali i sogni realizzi. Soffia, soffia, immagina e credi.
L'opera si articola in un set di pezzi sviluppati in relazione alla specificità del luogo.
Involucro e profumo ambientale. Alcune essenze, provenienti dall'ambiente circostante, sono messe a macerare in una soluzione alcolica. L'intervento installativo si basa sul concetto di sentire, utilizzando le capacità e sensibilità di percepire e provare una sensazione dovuta allo stimolo esterno delle essenze macerate, ma anche e soprattutto, al condizionamento culturale che l'invito stesso a sentire produce.
Sentire un odore e sentire la propria coscienza che sogna, due stimoli ricevuti nello spazio che possono produrre i loro effetti in tempi e luoghi differenti.
Utilizzando lo spazio come luogo contemplativo in cui lasciarsi andare alle suggestioni interiori e provare a sognare ...come se fosse la bottiglia trasparente in cui si macera e matura un'essenza di profumo sino alla sua completa evaporazione per via dell'apertura dell'involucro all'alterità.
la rêverie come “fantasticheria sognante” la natura “aurorale” del fenomeno immaginativo emerge come alba di una coscienza che conosce il mondo nella sua primigenia apertura:
“nella rêverie, la coscienza batte ad una intensità impercettibile, vuoi perché essa ancora indugia prima di sprofondare nel sogno (il rêve, l’inconscio), vuoi perché ne è appena emersa. La rêverie è dunque uno stato estremamente fragile, evanescente, instabile; e tuttavia essa è l’origine del mondo e dell’uomo, ossia è la dimensione originaria dell’essere dell’uomo di fronte al mondo e dell’apparire del mondo all’uomo”
SERTOLI G., Le immagini e la realtà. Saggio su Gaston Bachelard, p. 119.
Interventi da sviluppare nello spazio: 1) Il diritto di sognare: scritta ambientale e contatto telefonico, setaccio metallico con pennello e indicazioni 2) Sentiamoci: vaso o serie di vasi in vetro con essenze floreali di Milano messe a macerare 3) Angolo studio con ikebana, mappe e immagini delle essenze del luogo o del quartiere. Mappa originata dai punti di partenza dei passanti che entrano in contatto con lo spazio.
vetro, seta e istruzioni, Ø 21 cm, dimensioni variabili,
Svelo venere vuole essere un occasione per ritrovarsi intorno al tavolo ricordandosi che siamo in grado di immaginare e reinventare la realtà, scegliendo un punto di vista, attribuendo un senso alle cose, nominandole.
Una serie di incontri possono essere modulati in alcune ore o in più appuntamenti per sperimentare la propria capacità di immaginazione attraverso il disegno.
Un gioco da tavolo che mette in luce come la creatività umana ci accomuna superando i tradizionali limiti culturali, geografici, economici, religiosi e simili, siamo tutti creativi in quanto esseri umani.
Il fruitore che accetta le regole da un lato può contribuisce a creare gli Album, raccolte di disegni legati a situazioni particolari, dall'altro eleva la sua dignità di essere umano ricordandosi che può dare un senso alle cose, esercitando la propria immaginazione.
L'installazione dell'opera su un tavolo può avere intorno una o più persone che disegnano anche contemporaneamente.
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