06 settembre 2021

LA LINEA DEL CIELO




Nei mesi della chiusura della pandemia ho esteso parte dello studio degli spazi aperti e dei pieni e i vuoti di Milano, nelle sale d'attesa degli Studi medici di via Fontana 14, articolando uno scenario in progressione.

Il paesaggio è cosmico, laddove il sole, i fiori come i nostri occhi seguono il sole, la luce delle stelle. Parto da un dato reale del paesaggio fisico, da un aspetto della realtà locale, localizzo, seguo emozioni, dati reali, informazioni ...

... un invito a fare esperienza del luogo e del suo genio, dello spirito che lo abita attraverso l'opera e attraverso l'esperienza diretta sul campo, visitando i luoghi del territorio...

Alla ricerca dello straordinario, pur di vivere,

di un segno di luce che mi chiama a vivere.

21 Aprile 2021, Studi di via Fontana 14, Milano Giuseppe De Siati



Progetto_La linea del cielo.

A Milano vivono antichi uccelli, i fenicotteri di Villa Invernizzi; alcuni passanti e turisti li hanno visti e osservati. Durante il lockdown ho selezionato alcune di queste foto che negli anni sono state condivise tramite i social e che ritraggono gli uccelli della colonia nell'atto di aprire le ali.

Dallo studio di questa selezione è nata "La linea del cielo" dal color rosso porpora, un orizzonte pittorico evocativo delle albe e dei tramonti sulla terra, a delimitare uno spazio per immaginare, uno spazio residuale che disegna l'orizzonte di un cielo avverso senza terra.

Non siamo forse come questi uccelli, senza terra, antichi e moderni allo stesso tempo, in evoluzione e resistenti al cambiamento pur di vivere, facciamo l'amore, procreiamo, immaginiamo e viviamo aldilà dei confini e delle condizioni ambientali predeterminate?

Non siamo forse come questa colonia confinati e ambientati, avendo cibo e acqua assicurati?

Avendo le ali spuntate non prendono il volo e non migrano ma vivono, nidificano e si moltiplicano e conservano il fascino esotico di un colore antico e simbolico, grazie al cibo che gli viene assicurato, nonostante l'ambiente che abitano e nonostante le distanze dalla terra d'origine.

La colonia dei fenicotteri di Villa Invernizzi, custodita dal mondo esterno, rappresenta un microcosmo tra passato e futuro, per volontà testamentaria e che apre una serie di domande. Sono uccelli nati in cattività, i primi furono portati dal Cile e dall'Africa prima che l'Italia aderisse alla Convenzione Cites del 1980 che tutela gli animali esotici e a rischio di estinzione, uccelli che sono stati messi e mantenuti, ancora oggi, in condizione di nidificare sin dagli anni sessanta.




Il lavoro articola uno scenario, corredato dallo Studio per volare, serie di disegni contemplativi a penna su carta da lucido ricalcati dalle foto, in cui i fenicotteri aprono le ali, un segno che alla vista rievoca il volo, solo potenziale per via del controllo periodico effettuato sulle piume; e dalla carta
Al calar del sole, intersezione immaginaria dell'areale dei fenicotteri e del luogo in cui si trova la colonia a Milano, disegno satellitare a partire dai percorsi del Parco Indro Montanelli.

Si tratta di un lavoro che fa parte della mappatura del territorio di Milano lungo l'asse est ovest seguendo la stella Sole e le cose del cielo. Attraversare il territorio locale, tra i pieni e i vuoti dello spazio urbano all'aria aperta mi consente di raccogliere alcuni dati fisici e "naturali" caratteristici dei luoghi dai quali scaturiscono scenari e lavori specifici. Una pratica che con il lockdown si è legata agli spazi all'aria aperta ed è diventata essenziale con lo svilupparsi della pandemia, insieme all'importanza dell'accesso al verde e alle aree pubbliche.

In questo contesto, la definizione di un itinerario, come La linea del cielo, disegna un orizzonte fisico e immaginario che restituisce la rappresentazione di un aspetto del paesaggio locale archetipico e cosmico. L'attraversare il tessuto urbano, nel dualismo pieni vuoti, a partire dal vuoto dello spazio pubblico o lasciato libero, alla ricerca dello spazio aperto, di prossimità, traccia un luogo a sua volta attraversabile e penetrabile in cui immaginare un nuovo mondo.

Se da un lato l'invito a visitare il territorio è fondante, nel lavoro, allo stesso tempo, si presenta la restituzione di uno spazio pittorico per immaginare, uno spazio privo di riferimenti e dato unicamente dal colore e dalle forme evocative che si stratificano in leggere velature, uno spazio che si fa supporto per il pensare libero.







Caratteristiche tecniche.

Garza di puro cotone sagomata, 4 veli di dimensioni dimensioni variabili; misure minime: L 1,50 m X H 2,20 m X S 30 cm. Il lavoro può essere installato a parete mediante apposite reggimensole oppure montato con gli appositi cavalletti in listelli di legno trattati a fuoco, Shou sugi, H 2.00 m sez. 3 cm.






Studio per volare, disegni contemplativi su carta da lucido A4 e penna, 2021. Particolari, carte in cornice su pannello acquerellato.



Al calar del sole, intersezione immaginaria dell'areale originario e del luogo in cui si trova la colonia di fenicotteri, 45°28'13.5"N 9°12'08.9"E, Code Google Maps F6C2+5X Milano, disegno satellitare e penna su carta di riso sumi-e, 2021.




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